San Gimignano
San Gimignano
San Gimignano si trova in provincia di Siena a 324 metri sul livello del mare e sorge su un'altura che domina la Val D'Elsa.
Visitare San Gimignano vuol dire trovarsi di fronte a un borgo considerato come una città-museo medievale; stretto nella sua mura, è stato un importante centro commerciale lungo la via Francigena e ha conservato l'eccezionale fisionomia urbanistica ed architettonica duecentesca. Nel Medioevo ha goduto di un'economia vivace e la ricchezza della città dell'epoca è testimoniata dal fiorire delle celeberrime Torri, simbolo dell'agiatezza del locale ceto mercantile. Oggi ne restano solo quattordici, a fronte delle settanta originarie, a delineare l'affascinante skyline di San Gimignano.
Una città medievale
Si accede alla città attraverso porte gotiche ad arco ribassato; una volta entrati, si può ammirare un ricco patrimonio urbanistico e architettonico dal caratteristico aspetto medievale: stradine, scalinate, chiese, case-torri duecentesche, palazzetti signorili, la pittoresca piazza della Cisterna (a pianta triangolare e con pavimento in cotto), il palazzo del Podestà (XIII sec.), il Palazzo del Popolo (XIII sec.), la Collegiata (XII sec.) con affreschi della scuola senese. In particolare, è consigliata una visita al Duomo. Divisa in tre navate, la Collegiata di Santa Maria Assunta conserva sulle pareti alcuni capolavori.
Sulla parte superiore della controfacciata c’è il Martirio di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli mentre nella parte centrale lo straordinario Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo. Lungo la parete di destra si trovano le Storie del Nuovo Testamento, degli allievi di Simone Martini, e sulla sinistra Storie del Vecchio Testamento di Bartolo di Fredi. Accanto al Duomo, nel Dormitorio dei Cappellani, c’è il Museo di Arte Sacra. Nei due piani di questo piccolo ma meraviglioso museo sono conservati quadri, sculture, bassorilievi, codici miniati, tessuti e argenti che provengono dalle chiese e dai conventi del territorio. Le più pregevoli sono la Madonna della Rosa di Bartolo di Fredi, la grande pala di Fra Paolino da Pistoia che raffigura la Madonna col Bambino e i santi e un affresco staccato di Benozzo Gozzoli che raffigura Cristo e i Santi. A San Gimignano è possibile rintracciare una lunga tradizione artigiana, caratterizzata da lavorazioni fatte a mano e tramandate di padre in figlio; la bravura e la manualità è tangibile ancora oggi nei prodotti più svariati: dagli insaccati di cinghiale ai formaggi, dalle terrecotte alle ceramiche, fino alla pelletteria.
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Soggiornare a San Gimignano
Trascorrere un soggiorno a San Gimignano, in provincia di Siena (Toscana), vuol dire scegliere una località turistica molto apprezzata in virtù delle sue bellezze monumentali e non solo. La favorevole posizione geografica e il clima temperato ne fanno una meta di vacanza ideale in qualunque periodo dell’anno, ma l'afflusso di turisti generalmente si concentra nei mesi più caldi e soleggiati, come Giugno.
Perché visitare San Gimignano? L’architettura medievale e le torri.
San Gimignano è rinomata per la sua riconoscibile architettura medievale, di grande impatto sui visitatori. Chiunque decida di visitare la città non può fare a meno di notare le torri, simbolo della potenza economica del passato. Attualmente se ne contano 13, tuttavia pare che nel Trecento fossero addirittura 72, una per ogni nucleo familiare benestante; la costruzione della torre, a quel tempo, dimostra il proprio potere economico e ancora oggi è possibile osservare come l’edificazione sia mutata nel corso dei secoli, assumendo caratteristiche differenti. Le prime torri di San Gimignano erano contraddistinte da ambienti interni molto piccoli, in genere un metro per due con poche aperture e con uno spessore murario di circa due metri, tale da garantire il fresco in estate e il caldo in inverno. A partire dal XII secolo viene assunto, invece, come modello di riferimento quello pisano, con maggiori spazi interni e aperture più numerose.
Scopri San Gimignano
San Gimignano ospita nel suo centro storico opere monumentali e artistiche di grande valore, tra le quali ricordiamo:
- la Collegiata di S. Maria Assunta costruita nel XII secolo che ospita all'interno affreschi del Trecento senese raffiguranti le Storie del Vecchio Testamento ad opera di Barna da Siena, Bartolo di Fredi e Taddeo di Bartolo e affreschi del Quattrocento fiorentino;
- la Chiesa di S. Agostino, affrescata da Benozzo Bozzoli dove si trova anche una Incoronazione del Pollaiolo;
- il palazzo del Podestà che conserva un affresco del Sodomia;
- la Piazza della Cisterna a pianta triangolare e con pavimento in cotto, con al centro un bel pozzo.
Eventi a San Gimignano
Ferie delle Messi dei Cavalieri di Santa Fina (terzo fine settimana di giugno)
È una manifestazione storica che si svolge nelle vie e nelle piazze del centro di San Gimignano per celebrare la ricorrenza della mietitura e del raccolto. Gruppi itineranti in costume, provenienti da più parti della Toscana, passeggiano per le strade dando vita ad una fedele ricostruzione della vita quotidiana medievale. Per l’occasione viene allestito un grande mercato con bancarelle d'epoca ed artigiani al lavoro intenti a fabbricare gli oggetti tradizionali del luogo, in legno, pietra, oro, ceramica e stoffa. Spettacoli di cantastorie, musici, saltimbanchi, teatranti, maghi e chiromanti fanno da cornice all’evento, mentre nel corso della domenica si svolgono i due appuntamenti più attesi: il corteo storico con cavalieri e milizie e il torneo cavalleresco con in premio l’ambita Spada d’Oro.
La Vernaccia di San Gimignano
La Vernaccia di San Gimignano occupa una prestigiosa posizione nel panorama dei vini toscani. Questo suo rilievo le deriva da una tradizione secolare che risale (secondo notizie certe) alla metà del XIII secolo, oltre che da un'obiettiva qualità del prodotto.
Bevanda un tempo apprezzata da Papi e Principi, nel corso dei secoli ha saputo coniugare l'eccellente qualità del vino all'impareggiabile ambiente paesaggistico del territorio di San Gimignano. Pochi vini nel mondo, infatti, possono vantare una "cornice" altrettanto famosa.
Nel 1993, la Vernaccia di San Gimignano si fregia della concessione del marchio DOCG ed è il primo bianco toscano ad ottenerlo; da quel momento in poi, è stata oggetto di un'evoluzione costante tanto nel vigneto quanto in cantina fino ad arrivare a livelli di grande qualità e ad una notorietà ampiamente diffusa anche sui mercati internazionali.
La degustazione di vino, in effetti, risulta essere un'attrattiva per un tipo di turismo enogastronomico, sia a San Gimignano (Siena) che in tutta la Toscana.
Fonte
"Vini di Toscana: Caratteristiche delle DOCG e DOC della Toscana" a cura della Biblioteca della Giunta regionale toscana, 1999 - Vedi anche Consorzio Denominazione San Gimignano
La Vernaccia di San Gimignano
La Vernaccia di San Gimignano viene prodotta esclusivamente nei vigneti situati in terreni collinari nel comune di San Gimignano. La superficie vitata è di circa 850 ettari, con una produzione media annua di 45.000 ettolitri di vino. È importante sottolineare il fatto che il grado di utilizzazione della Vernaccia è tra i più alti della Toscana: circa il 90% del potenziale produttivo.
La Vernaccia di San Gimignano si ottiene da uve del vitigno omonimo, con l'eventuale presenza di altri vitigni a bacca bianca non aromatici raccomandati o autorizzati (fino a un massimo del 10%). Negli ultimi anni le aziende hanno fatto ricorso sempre più di frequente a questi uvaggi, che hanno finito per valorizzare ulteriormente il vitigno base. In ogni caso la resa di uva per ettaro non può superare i 90 quintali.
La Vernaccia di San Gimignano presenta un colore giallo paglierino tenue tendente al dorato con l'invecchiamento; il profumo è fine e penetrante, mentre il sapore risulta asciutto e armonico con retrogusto amarognolo. La gradazione alcolica minima è di 11° (11.5° per la riserva, dopo un invecchiamento obbligatorio minimo di un anno e ulteriori quattro mesi di affinamento in bottiglia).
La Vernaccia di San Gimignano è un vino considerato eccellente come aperitivo, ottimo con gli antipasti soprattutto di mare e squisito se abbinato a tutti i piatti a base di pesce e crostacei, perfetto anche con pietanze di carni bianche. Si consiglia di servirlo fersco, alla temperatura di 11-12° C.
Gli altri vini
Il territorio di San Gimignano vanta la produzione di diversi vini a Denominazione di Origine Controllata e a Denominazione di Origine Controllata e Garantita con una vasta scelta di tipologie: rosso, novello, rosso riserva, rosato, Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice, oltre alle specificazioni rosso e rosato Sangiovese (quest'ultima riconosciuta solo nell'agosto del 1996).
La zona di produzione è molto vocata alla vitivinicoltura sia per le sue caratteristiche geologiche sia per la professionalità dei viticoltori. Attenzione particolare viene riservata all'aspetto ecologico ed ambientale: risultano molto numerosi i viticoltori che aderiscono ai programmi di lotta guidata ed integrata avendo per obiettivo il rispetto dell'ambiente e la salubrità dei prodotti.
Il settore vitivinicolo rappresenta per il comune di San Gimignano l'attività economica più importante sia per la produttività che per l'occupazione. Alla produzione del vino sono inoltre legati aspetti storici e culturali che contribuiscono a renderla una tra le più pregiate della Regione Toscana: di questi vini si hanno ricordi molto antichi (i contadini del posto chiamavano il vino rosso prodotto "Vino Nero"), senza parlare del Vin Santo così denominato da tempi immemorabili.
Anche il settore turistico beneficia di questo tipo di attività, in quanto l'enogastronomia rappresenta ad oggi un'importante attrattiva; l'esperienza turistica non è completa senza almeno una degustazione di vini a San Gimignano (Siena) o in Toscana.
Fonte
"Vini di Toscana: Caratteristiche delle DOCG e DOC della Toscana" a cura della Biblioteca della Giunta regionale toscana, 1999 - Vedi anche Consorzio Denominazione San Gimignano
Gli altri vini
Le tipologie rosso, novello e rosso riserva sono ottenute da Sangiovese (minimo 50%) ed altri vitigni a bacca rossa fino ad un massimo del 50%; è prevista anche la specificazione Sangiovese qualora il vitigno omonimo rappresenti almeno l'85% della base ampelografica.
La tipologia rosato si ottiene da: Sangiovese (minimo 60%), Canaiolo Nero (fino ad un massimo del 20%), Trebbiamo toscano, Malvasia del Chianti e Vernaccia di San Gimignano (fino ad un massimo del 15%), più altri vitigni a bacca rossa per un massimo del 15%; anche per il rosato è prevista la specificazione Sangiovese.
Il Vin Santo si ottiene da uve di Malvasia del Chianti (fino ad un massimo del 50%), Trebbiano toscano (minimo 30%), Vernaccia di San Gimignano (massimo 20%) e altri vitigni fino a un massimo del 10%. Il Vin Santo Occhio di Pernice è a base di Sangiovese (dal 70 al 100%), con l'eventuale aggiunta di altri vitigni a bacca rossa.
Le produzione massime di uva per ettaro non devono superare i 100 quintali per tutte le tipologie.
San Gimignano Rosso: colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l'invecchiamento; odore vinoso, delicato; sapore asciutto, armonico, di buon corpo, giustamente tannico; titolo alcolometrico 11.5° (12° per la riserva).
San Gimignano Novello: colore rosso rubino chiaro con riflessi violacei; odore vinoso, fruttato, intenso; sapore morbido, vellulato, sapido; 11°.
San Gimignano Rosato: colore rosato più o meno intenso con riflessi rubino; odore vinoso, fruttato, delicato di uva appena pigiata; sapore delicato armonico, vellutato; 10.5°.
San Gimignano Vin Santo: colore dal dorato all'ambrato più o meno intenso; odore etereo, intenso, delicato, caratteristico; sapore dal secco all'amabile, pieno, morbido, persistente; 16.5°.
San Gimignano Vin Santo Occhio di Pernice: Colore da rosa intenso a rosa pallido; odore intenso; sapore dolce, morbido, vellutato, rotondo; 16°.
I vini rossi si accompagnano ottimamente a carni rosse, arrosti, cacciagione e formaggi stagionati; ottimi gli affettati con il rosato; torte e pasticceria per le varie tipologie di Vin Santo.